MOSTRE INTERATTIVE

A partire dal gradimento del pubblico, le forme, le strutture e i concetti che caratterizzano la giocabilità di un titolo celebre e innovativo si cristallizzano in un canone (o in un genere, per l’appunto).

Se è vero che tutti i platform condividono a grandi linee le caratteristiche di gameplay di Super Mario Bros. e tutti gli shoot’em up assomigliano a Xevious e Gradius, vi è un solo genere videoludico al cui interno non regna la somiglianza e nell’ambito del quale le discrepanze prevalgono sull’uniformità: si tratta del puzzle game.

L’unica omologia interna al novero dei giochi rompicapo è il fatto di dover far fronte a una sfida intellettuale, mentre si può dire che le forme e le strutture di gameplay caratterizzino distintamente ciascun individuo che appartiene al genere. Per questo motivo esistono puzzle platform, puzzle shooter, rompicapi puri e action puzzle: ciascuno di loro vive una piena peculiarità di meccaniche (salvo i “cloni” veri e propri). Mentre di solito la differenza tra i videogiochi risiede nel dettaglio estetico o nella rideclinazione innovativa di un modello consolidato, nei puzzle è come se la specie coincidesse con l’individuo.

La rassegna giocabile è un viaggio alla scoperta di questa estrema varietà, per mostrare la ricchezza creativa del genere più insolito e sorprendente del panorama videoludico, a quarant’anni esatti dall’uscita di Tetris.